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ARCHEVECHE DE BUKAVU

B.P. 3324

BUKAVU

REPUBLIQUE DEMOCRATIQUE DU CONGO

Bukavu, 01-02-2002

Mons. Théophile Kaboy e Mons Joseph Gwamuhanya incoraggiano l’apertura ufficiale di una “Comunità Mamma della Pace “ a Bukavu

 

La sera stessa dell’istallazione della statua nella Cattedrale di Bukavu, il nostro Presidente viene invitato in Arcivescovado a cena che oseremo definire quasi una cena di lavoro.

In quell’occasione Mons. Kaboy e Mons. Gwamuhanya che al tempo era Vicario Generale e Amministratore Apostolico di una Diocesi vacante per la morte di Mons. Kataliko, proposesero al Sig Aniceto Battani di interessarsi per aprire a Bukavu una Comunità per bambini in difficoltà che a quel tempo erano tantissimi e tutti vittime innocenti di una guerra spietata e senza scrupoli.

La statua Mamma della Pace istallata solennemente nella Cattedrale di Bukavu

 

L’8 dicembre 2000 la statua Mamma della Pace veniva portata processionalmente nella Cattedrale di Bukavu, accompagnata dal Vescovo del Kasongo, Mons. Théophile Kaboy che sostituiva per le cerimonie solenni il defunto Mons. Kataliko, seguiva, poi, tutto il clero di Bukavu e numerosissimi fedeli.

La grande cattedrale di Bukavu era gremita di fedeli, pur capiente, molti non hanno potuto preder posto dentro.

Il solenne Pontificale, presieduto da S. E. Mons. Théophile Kaboy, con a latere moltissimi sacerdoti concelebranti, è stato accompagnato dalla corale della cattedrale.

Musiche, canti e balli hanno reso omaggio alla Vergine Maria, Mamma della Pace, che veniva istallata sul lato destro rispetto all’altare.

Da quel momento la Mamma della Pace è divenuta la protettrice della Diocesi del Sud Kivu e migliaia di fedeli ricorrono a lei per invocare il suo materno aiuto per le tante necessità e soprattutto il dono della pace ad un Paese tormentato da lunghi anni di guerra accompagnati da inenarrabili atrocità.

 

 

 

Anno Santo 2000

Giovanni Paolo II benedice in Piazza San Pietro la statua Mamma della Pace

Giubileo dei Vescovi

 

Nella cornice della maestosa piazza di S. Pietro, anno Santo 2000, il 7 ottobre, presenti oltre 1.500 Vescovi provenienti da ogni parte del mondo per partecipare al Giubileo dei Vescovi, il Santo Padre Giovanni Paolo II, al termine della solenne Celebrazione Giubilare, benediceva la Statua Mamma della Pace destinata alla Cattedrale di Bukavu che porta il suo nome.

La stampa parlava di uno spettacolo di tanti Vescovi riuniti insieme che non si verificava dai tempi del Concilio Vaticano II.

Venerdì, 01 Novembre 2013 00:00

Incontro a Roma con l’Arcivescovo di Bukavu

Ai primi di novembre 2013

 

Incontro del nostro Presidente a Roma con S. E. Mons. François-Xavier Maroy,  Arcivescovo della Diocesi di Bukavu, dove risiedono principalmente le attività Comunità Mamma della Pace.

L’incontro servirà per fare il punto della situazione dopo tre anni e mezzo di forzato fermo e per pianificare i programmi futuri con la ripresa delle attività. 

 3 settembre 2013

Visita di due Carmelitani che hanno alte responsabilità nel loro ordine

Padre Antony Mathias, provinciale dei Carmelitani Scalzi OCD, della Provincia indiana S. Joseph del Sud Kerala, per la seconda volta nell’arco di un anno, rende visita di cortesia al nostro Presidente per essere informato di persona sul suo stato di salute e  per portare la solidarietà ed assicurare le preghiere di tutti i Carmelitani della sua Provincia.

Già, anche il Vice Padre Generale della Casa Generalizia dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi OCD, lo scorso anno, nel mese di aprile, ha reso visita al nostro Presidente.

La visita di due esponenti di così alto prestigio per i compiti di grande responsabilità che occupano nel loro Ordine ci gratifica e ci incoraggia ad andare avanti nei nostri progetti, nonostante le grandi difficoltà.

In india abbiamo due Comunità, per saperne di più:

Comunità Mamma della Pace nello Stato di Assam, Diocesi di Diphu

Comunità Mamma della Pace nello Stato di Aurunachal Pradesh, Diocesi di Miao

 

 

 

Mons. Filippo Strofaldi e la benedizione della prima casa della Comunità donata dalla Diocesi di Ischia

 

In ricordo di Mons. Filippo Strofaldi, Vescovo Emerito di Ischia

Mons Filippo Strofaldi, in  ottemperanza al desiderio del Santo Padre, Giovanni Paolo II, che nella quaresima del 2004, proponeva in questo periodo di penitenza di prestare maggior cura ai bambini, soprattutto a quelli abbandonati ed orfani, invitava  i suoi fedeli ad un digiuno di almeno un pranzo settimanale, per donare il corrispettivo in denaro quale finanziamento per una casa,  alla Comunità Mamma della Pace.

15 agosto 2013

Visita  di Mons Joseph Gwamuhanya e Padre Paolo Maran

Mons Gwamuhanya ha giocato un ruolo molto importante nella nascita della Comunità Mamma della Pace. 

Allorché era Amministratore Apostolico della Diocesi di Bukavu, fu lui a redigere lo Statuto e a dare il Riconoscimento diocesano alla prima Comunità. Fu lui insieme al nostro attuale Presidente a redigere, nel febbraio 2002, il documento Adozione Progetto Comunità Mamma della Pace che ne stabiliva le linee guida: l’ubicazione del Progetto, il Progetto base, la Missione, i Microprogetti per l’autofinanziamento, il programma di massima per realizzare le infrastrutture, la realizzazione di un importante Progetto Agricolo e la delega al nostro Presidente, di unico responsabile per la raccolta fondi.

Mons Pietro Lagnese, nuovo Vescovo di Ischia, prende possesso della Diocesi

Ai primi di giugno di quest’anno ho avuto il piacere d’incontrare il nuovo Vescovo d’Ischia, Mons. Pietro Lagnese, per conoscerlo e dare il benvenuto anche a nome dell’Associazione che rappresento e che ha trovato nel suo predecessore Mons. Filippo Strofaldi, veramente un uomo di Dio ed un fedele collaboratore.

Mons  Pietro Lagnese prende possesso della Diocesi l’11 maggio 2013, a seguito delle dimissioni anticipate di Mons. Filippo Strofaldi causa grave malattia ed è accolto dagli ischitani con grande gioia e stima per quello che raccontano di lui i suoi ex parrocchiani di Vitulazio (CE) dov’è stato parroco per ben 27 anni conquistando  l’affetto e la loro stima e lo dimostra la presenza ad Ischia, il giorno della presa di possesso della Diocesi, di almeno 2.000 presenze di conciyyadini di Vitulazio.

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