Lettera al Vescovo di Ischia

 
   

 

 

 

 

 

 

Associazione umanitaria Onlus: svolge la sua attività in collaborazione con

Diocesi della Repubblica  Democratica del Congo e dell’India

                                                                                                                  

 

                                                                                                                          Modena, 8 ottobre 2013

A  S. E. R. Mons Pietro Lagnese 

Vescovo di Ischia

 

Eccellenza Reverendissima,

Mi giunge solo ora la triste notizia  della scomparsa di S. E. Mons  Filippo Strofaldi, Vescovo Emerito di Ischia. Porgo a nome mio e dell’Associazione che rappresento, le più sentite condoglianze.

Apprendo che le sue ultime parole sono state: “costruiamo ponti di libertà” e ripeteva più volte i termini “libero” e “libertà”.

Egli ha saputo realizzare in pieno la Parola di Dio giungendo all’eterna Verità che è la sola che rende libero l’uomo, indipendente da uomini e cose. Ha messo in pratica il Vangelo.

I “ponti di libertà” si costruiscono  con la solidarietà e si rinsaldano nella carità, in quella carità che ha le sue profonde radici nella fede, nel credere fermamente in Dio Amore e Verità assoluta. E’ quella fede che ci rende “liberi” e “libera” facendoci amare Dio al di sopra di ogni altro e ciò produce il presupposto per essere liberi dalle persone e dalle cose sempre alla ricerca della Verità per perseguire la giustizia. Mons Strofaldi ha avuto questa fede.

In Padre Filippo,  come amava essere chiamato, nei brevi ma cordiali incontri che ho avuto, ho scoperto un uomo colto, semplice, umile, disponibile e sempre pronto a difendere i diritti calpestati dei più deboli, ma soprattutto, un uomo di Dio che a Lui si era affidato completamente per fare solo e sempre la Sua Volontà ed è per questo che al traguardo della sua vita mortale, poteva ripetere a ragione e quasi con orgoglio “libero” e “libertà”.

A Lui si addicono le parole di San Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno” (2Tim 4,6-8)

Anche con l’Associazione  che presiedo e che collabora con alcune Diocesi del Terzo Mondo egli  ha saputo gettare un ponte di fraterna unione e giustizia, così scrissi allora sul nostro giornalino: Il dono di una casa da parte della Diocesi di Ischia, è il primo gesto concreto di solidarietà e di fraterna unione di una comunità diocesana italianaad un’altra comunità diocesana nel cuore dell’Africa ed in grande difficoltà.

PadreFilippoha saputo gettare anche ponti di speranza: l’allora Arcivescovo di Bukavu, Mons Charles Mboga, in una lettera di ringraziamento a Mons Strofaldi, per la casa offerta dalla sua Diocesi, tra l’altro scriveva: “… Il dono fattoci, oltre a darci un aiuto quanto mai prezioso, è segno di fratellanza cristiana e ci incoraggia a sperare in un futuro migliore di pace e solidarietà”.

Noi gli siamo grati  per quanto ha fatto per la nostra Associazione ed oltre a portare il suo ricordo e splendido esempio nei nostri cuori, in segno di gratitudine, lo ricorderemo in qualche nostra opera importante che porterà il suo nome.

Nel breve incontro che ho avuto il giugno scorso con Sua Eccellenza,  sono stato particolarmente colpito dalla sua cordialità, amabilità ed apertura al dialogo in un clima costruttivo e di collaborazione con reciproca comprensione e sono certo che sarà un degno successore del caro scomparso che ha lasciato questo mondo per entrare a vivere in Paradiso a godere il premio dei giusti.

Mi raccomando alla carità delle sue preghiere.

Devotissimo

Aniceto Battani

Presidente

Ass. Comunità Mamma della Pace 

 

 

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