Martedì, 03 Dicembre 2013 18:15

Consegna delle chiavi del Trattore

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 3 novembre 2005

Consegna delle chiavi del Trattore donato da CNH Italia

La Comunità di Nyakadaka in festa per l’evento

Ore 11 S. Messa solenne nel cortile della Casa ”San Pio da Pietrelcina”, presieduta da S. E. Mons. Xavier-François Maroy, neo Arcivescovo di Bukavu,  in suffragio dei tre ultimi Arcivescovi defunti, tutti morti nel mese di ottobre: Mons. Cristophe Munzihirwa, assassinato nel  1996, Mons. Emmanuel Kataliko, morto nel 2000, Mons. Charles Mbogha, morto, quest’anno, 2005.  

Presenti alla cerimonia, il Governatore del Sud Kivu  e numerose autorità civili e militari. Terminata la celebrazione religiosa, il Vescovo, dopo avere ringraziato il CNH ITALIA di Modena, leader mondiale nel settore macchine agricole, una controllata del gruppo FIAT Industrial, per il prezioso dono, ha benedetto il trattore da 160 CV, quindi, il Coordinatore per il Progetto “Comunità Mamma della Pace”, Sig. Aniceto Battani, ha consegnato le chiavi del trattore al Vescovo, il quale a sua volta le ha rimesse nelle mani di  Mons. Joseph Gwamuhanya, responsabile delle Comunità Mamma della Pace di Bukavu e Nyakadaka.

“Una cerimonia semplice ma ricca di significato”, così ha commentato il nostro Coordinatore, riferendosi alla consegna del trattore, e terminava: “segno di pace, perché mezzo di lavoro e di prosperità, segno di  solidarietà ed amicizia verso un popolo che da anni, è stato abbandonato e dimenticato da quasi tutta la comunità internazionale e che ora non si sente più solo, un incoraggiamento a sperare in un futuro migliore di pace, solidarietà e giustizia”.

E’ stata poi la volta del Governatore DEL Sud Kivu, che, dopo aver ringraziato la ditta CNH ITALIA per il meraviglioso dono, ha espresso al nostro Coordinatore il suo vivo apprezzamento per il Progetto Comunità Mamma della Pace, “nel quale riscontrava un’opera eminentemente sociale a vantaggio dell’intera Regione ed un esempio da imitare in tutto il Congo”.

Continuava, con un invito ed un augurio diretto al Governo centrale congolese,  affinché ponga la massima attenzione e dia il massimo appoggio al  Progetto,  perché lo stesso, così come è stato concepito, è in grado di indicare la giusta strada per far uscire le popolazioni congolesi da lunghi anni di paternalismo, di servitù e sfruttamento. “Il popolo congolese – concludeva nel suo breve intervento, il Governatore - potrà  essere così, unico arbitro del proprio futuro senza dover dipendere da chicchessia come nel passato”.

Alla cerimonia segue il pranzo a base di capretto del nostro allevamento, salse e contorni vari, tutti prodotti nostrani.

Il giorno dopo la Delegazione italiana composta dal Coordinatore Aniceto Battani, Maddalena Spagnol, Fernando Grana e Ferdinando Guallini, rientra a Bukavu per riprendere la strada del ritorno in Italia, dopo aver trascorso dodici giorni d’intenso lavoro e di grandi sorprese nel constatare le meraviglie che il Signore ha fatto per questo Progetto d’amore per il quale Egli  opera con potenza e miracoli.

 

 

Letto 286622 volte Ultima modifica il Martedì, 30 Dicembre 2014 16:32
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