Saluto ed Auguri del Presidente

Saluto ed Auguri del Presidente dell’Associazione, Sig Aniceto Battani ad “Insolito Natale” con un breve bilancio dell’operato

Saluto e ringrazio, tutte le Autorità intervenute a questa festa di beneficenza a favore dell’Associazione “Comunità Mamma della Pace”, in particolare:

  • Gli illustri ospiti dell’Ambasciata della Repubblica Democratica del Congo, a Roma

S. E. Albert Tshiseleka Felha - Ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo

S. E. Kumbi - Kumbi Gina - Ambasciatrice

Dott. Ngoielubembey Benoît - 2° Consigliere d’Ambasciata

Dott. Marco Marrone - Consigliere Commerciale d’Ambasciata

  • Il Senatore Giovanni Bersani
  • Il Signor Sindaco di Modena
  • Il Signor Sindaco di Fiorano
  • Il Signor Sindaco di Sassuolo
  • Il Presidente del Consiglio Comunale di Modena
  • I numerosi Assessori del Comune di Modena
  • Autorità militari e culturali
  • Gli organizzatori, in modo particolare la Dott.ssa Cristina Bicciocchi
  • Tutti i benefattori ed amici dell’Associazione
  • Il Rotaract di Sassuolo

 

Vorrei iniziare con una breve considerazione.

Quando mi fu proposto dalla  Dott.ssa Cristina Bicciocchi di organizzare qui presso la sede, la tradizionale festa degli Auguri di Profilo Donna, che rappresento, devo confessare che rimasi un po’ perplesso.

Anche se la festa fosse stata a favore della Comunità Mamma della Pace, l’Associazione che rappresento e che lavora da oltre cinque  anni nella Repubblica Democratica del Congo, restavo abbastanza scettico…

Ma quando, la Cristina, mi disse di voler inserire nel programma, una sfilata per bambini, titolata: “I Nipotini di Profilo Donna” con vestitini alla moda, bellissimi, ma abbastanza costosi e non alla portata di tutte le tasche, della famosa Boutique Aria di Modena,. allora…la mia perplessità si accentuò e non riuscivo a connettere che attinenza avesse una sfilata di bambini vestiti a tutto punto, con una festa di beneficenza, a favore di bambini che non hanno nulla. Consideravo ciò come uno stridente contrasto.

Nel programma della serata, sempre Cristina, proponeva anche un intervento della famosa e bravissima cantante Maheya, che fa rifiorire, nelle sue canzoni, il vivo ricordo di Madre Teresa: con la sua voce, le  sue preghiere.

Quest’ultima idea mi convinceva un pò di più, la vedevo più attinente alla serata, imperniata sulla solidarietà, sull’amore del prossimo, cose comuni alla Santa della carità, l’amante dei poveri e diseredati.

Nella mia testa, però, c’era una gran confusione…. Poi ebbi finalmente un’illuminazione che mi dette una spiegazione interessante e molto plausibile di tutti questi temi accostati: aiuti ai bambini del Congo…”Nipotini di Profilo Donna”…ricordo di Madre Teresa….

Ed ecco uscirne una spiegazione che mi sembrò abbastanza plausibile: i “Nipotini di Profilo Donna”, sono i nostri figli che stanno bene: sono paffuti, ben vestiti, hanno tutto: una famiglia, una bella casa, tanti giochi, una sana alimentazione, un’istruzione….un futuro sereno.

Mentre i bambini, che noi aiutiamo come Associazione nelle varie “Comunità Mamma della Pace”, nel Congo, non hanno nulla di tutto questo: non hanno vestiti, non hanno casa, non hanno famiglia, non hanno giochi, non hanno una sana alimentazione, non hanno un’istruzione…non hanno un futuro…

Il ricordo di Madre Teresa, la Santa della solidarietà, è un forte richiamo per tutti noi qui presenti, questa sera, un richiamo a fare qualcosa anche per questi bambini molto meno fortunati dei nostri.

Il ricordo di Madre Teresa, diventa la voce della nostra coscienza e ci suggerisce che l’aiutare è per noi un dovere, è un dovere di giustizia il condividere con chi meno ha o che non ha nulla di quello che hanno i nostri figli.

Questa serata è veramente insolita perché, tra le scintillanti luci del Natale, i regali natalizi, vestiti alla moda, nel frastuono che ci prepara alla festività più importante dell’anno, questa serata, dicevo, ci porta a fare un esame di coscienza, ci porta a rispolverare quei valori a cui si richiama lo Statuto della nostra Associazione, valori per i quali Madre Teresa ha dedicato tutta la sua lunga vita.

I valori della nostra Associazione

I valori  a cui si richiama la nostra Associazione, sono due: verità e giustizia che sono anche i due pilastri su cui poggia tutto il nostro impegno.

1. Verità

Verità che deve garantire la conformità tra ciò che pensiamo e ciò che esprimiamo con le parole o con i nostri

atteggiamenti, portandoci a compiere azioni sempre distaccate dal nostro interesse personale, in un atteggiamento di servizio ai più deboli, per puro amore, non per altri scopi.

2. Giustizia

La giustizia, l’altro pilastro su cui deve essere basato il nostro impegno. Realizzare la giustizia deve essere considerato come un servizio alla società umana, è uno dei modi primari di servire l’uomo e promuovere lo sviluppo integrale della persona umana.

Se ascoltiamo la misteriosa voce della coscienza non possiamo non fare nulla, rimanere inerti difronte a situazioni tanto drammatiche…

 

Principale  finalità dell’Associazione

Principale  finalità dell’Associazione Onlus “Comunità Mamma della Pace”, come delle Comunità finanziate, è quella di dare assistenza a bambini in difficoltà, prefiggendosi, soprattutto, di promuovere e proteggere, nella loro globalità, i diritti fondamentali dei bambini e dei giovani: diritto alla vita, alle cure mediche, all’alimentazione, all’educazione ed istruzione, ad un lavoro qualificato e dignitoso, alla costruzione di una famiglia valida e sana, all’autodeterminazione ed alla pace.

Noi siamo per la globalizzazione dei diritti dei bambini.

Cooperazione e partecipazionismo

L’Associazione Onlus, “Comunità Mamma della Pace” e le varie “Comunità Mamma della Pace” assistite, intendono divulgare ed attuare la cooperazione allo sviluppo, nel rispetto della libertà, favorendo il partecipazionismo come fattore importante di crescita per uscire dalla dipendenza e dal sottosviluppo e per dare speranza e fiducia a popoli oppressi da lunghi anni di servitù.

Valorizzando le risorse del luogo, la cooperazione aiuterà anche ad attenuare le disparità delle condizioni di vita,

fornirà lavoro ai giovani, permetterà di proteggere la salute dei bambini e di creare strutture specifiche per bambini in difficoltà, favorendo l’educazione e la formazione professionale senza le quali non può essere assicurato un vero progresso durevolmente.

 

 

Aprono i battenti altre Comunità Mamma della Pace

  • Due aperte nella Diocesi di Bukavu con 150 Bambini (Bukavu e Nyakadaka)
  • Una a Kitutu, Diocesi di Uvira, con 240 bambini.
  • Nella Diocesi del Kasongo

Una nuova Comunità Mamma della Pace aprirà nel 2008

Circa 500  bambini in difficoltà attendono un aiuto concreto.

Scenario nella zona in cui operiamo

Operiamo nella Repubblica Democratica del Congo, ex Zaire, ex Congo Belga.

Contesto storico

Inizia nel 1996, la cosiddetta prima guerra mondiale africana in quanto coinvolge 8 Paesi africani, che, nonostante gli accordi di pace di Pretoria, dicembre 2002, termina  soltanto, di fatto, nel 2005, con l’approvazione, da parte del Senato, del Progetto della nuova costituzione, 17 marzo 2005. Finalmente con le elezioni democratiche, ottobre 2006, si apre una nuova fase di democrazia dopo 45 ani di dittatura politica.

Contesto geografico

Il nostro Progetto ha inizio nella Diocesi di Bukavu, con due Comunità.

Bukavu, situata nella parte Nord orientale della Repubblica Democratica del Congo, zona dei Grandi Laghi, regione del Kivu, è il capoluogo del sud Kivu e confina con Rwanda e Burundi. È stata l’epicentro di questa guerra fratricida tra Hutu e Tutsi, durata 8 anni ed è un po’ il simbolo della tragedia, della sofferenza, della resistenza e della speranza di tutta la regione.

In pochi mesi i morti sono stati più di 3.500.000 solo nella regione del Kivu. Mentre nel raggio di 300 Km con epicentro Bukavu, considerando quindi anche Burundi e Rwanda, i morti sono stati circa 9.500.000 tra bambini, giovani, adulti e vecchi, senza contare i numerosi dispersi.

Le vittime più numerose ed  innocenti, in questa regione sono i bambini

Una vittima su tre, è un bambino sotto i cinque anni.

• Oltre 700.000 bambini uccisi in otto anni di guerra.

• Un bambino su quattro, causa malattie e stenti, non raggiunge il quinto anno d’età.

• Un bambino su tre rimane orfano di uno o d’ entrambi i genitori.

Si calcola che gli orfani, di uno o entrambi i genitori, in questa regione sono più di 650.000.

 

La misteriosa voce della coscienza, incastra, per così dire, il sottoscritto.

Mi recai nella Repubblica Democratica del Congo nel 1998, in piena guerra. Andai, non per motivi di solidarietà, ma per motivi religiosi, invitato dal compianto Mons. Emmanuel Kataliko, Arcivescovo di Bukavu.

Mi resi subito conto di una situazione d’estrema povertà e soprattutto vidi una miriade di bambini per le strade:

affamati, senza vestiti, abbandonati al loro destino e, spesso, si incrociavano occhi, quasi spenti, di bimbi  tristi che vagavano nel vuoto, senza speranza.

 

Rimasi scioccato…non riuscivo a prendere sonno…sentivo che bisognava che io facessi qualcosa per loro…ma

io mi rifiutavo… giustificandomi, che ero lontano… avevo un lavoro che mi impegnava….non avevo tempo...

Poi, sempre mentre ero in Congo, fu Mons. Gwamuhanya Joseph, allora Amministratore Apostolico, oggi Rettore dell’Università Cattolica di Bukavu, ed anche uno dei Padri della Nuova Costituzione della Repubblica Democratica del Congo  oltre che attuale Responsabile delle Comunità Mamma della Pace nel suo Paese, fu lo stesso, dicevo, ad invitarmi a collaborare ad un Progetto della Diocesi di Bukavu, da attuarsi, per fronteggiare in qualche modo questa terribile situazione di tanti bambini orfani ed abbandonati. Una piccola goccia nel mare…

Mi spiega il Progetto, denominato “Villaggio Comunità Mamma della Pace” atto ad ospitare 500 bambini in difficoltà. mi chiede di fare il Coordinatore e Supervisore in Italia per la raccolta fondi.

Ma pure a lui risposi, come alla voce della mia coscienza, “non ne ho il tempo…non sono la persona adatta...sono molto impegnato in altre opere....ho anche il lavoro della mia ditta che mi impegna molto… il Congo è troppo lontano.. è un lavoro non adatto a me perché non l’ho mai fatto… ecc.”.

 

Tutte scusanti che tendevano a giustificare alla voce della coscienza la mia rinuncia, ma la verità era che non volevo impegnarmi in questa nuova avventura.

La cosa strana però, era che sentivo il bisogno di giustificare il mio rifiuto, perché percepivo sempre più chiaramente, tramite la misteriosa voce della coscienza, che dovevo fare qualcosa per quei bambini…

Alla notte non riuscivo a prender sonno e…sempre riecheggiava alle mie orecchia: devi fare qualcosa….è tuo dovere… è un atto di giustizia…. tu hai avuto tanto… devi anche dare...

 

Allora mi arresi, accettai l’incarico diocesano di Coordinatore e Supervisore per la raccolta fondi e devo dire che in poco più di cinque  anni, grazie all’aiuto di tanti, sono state realizzate moltissime cose importanti.

 

Principali realizzazioni in cinque anni di attività

Stiamo realizzando a Nyakadaka. 45 Km da Bukavu, il Progetto Pilota, come proposto dalla Diocesi di Bukavu,

denominato “ Villaggio Comunità Mamma della Pace”, su un terreno di oltre 1.140.000. Quando il villaggio sarà

terminato, ospiterà 500 bambini in difficoltà in 40 case di 300 mq cadauna, tipo casa-famiglia e sarà completo di

infrastrutture per l’istruzione di base e professionale, per lo svago, lo sport, il lavoro, attività di produzione e commerciali per l’autofinanziamento.

 

Febbraio 2002 - Acquisto terreno  di mq. 1.140.000

Marzo 2003 - Acquisto casa in Bukavu “San Giuda Taddeo ”

Ubicata in posizione privilegiata sul lago Kivu in una splendida cornice di paesaggio, di oltre mq 280.

 

Aprile 2003 – Acquisto macchina Cacciamani

Acquisto di una macchina con doppio stampo  per la produzione di blocchi in cemento e in terra pozzolanica.

 

Giugno 2003 – Inizio progetto agricoltura

Ultimazione microprogetto agricoltura  con acquisto di: mucche, tori, pecore, capre, maiali, galline, tacchini ecc…

Sistemazione terreno, recinzione allevamento ed impianto idrico.

Il progetto agricoltura ha reso le due Comunità quasi autosufficienti dal punto di vista alimentare, e questo per circa 170 persone.

 

Luglio 2003 - Scuola d’informatica “San Giuseppe” in Bukavu

Scuola d’informatica per corsi di 10 allievi ogni turno, con Internet Point.

 

Maggio 2004 - Casa di San Pio da Pietrelcina

Ultimazione della costruzione ed arredo casa San Pio da Pietrelcina di circa mq 650.

 

Maggio 2004 - Inizio costruzione del villaggio con quattro case

Tutte le case  del villaggio saranno a due piani, ognuna di mq 300 complessivi

 

Giugno 2005 - Completamento mini progetto agricoltura

Posa della prima pietra di due scuole importanti:

  • Scuola di Formazione Professionale al lavoro, intitolata a S. Giovanni Bosco.
  • Scuola di Agraria, intitolata a Don Erio Belloi, per lo studio e la sperimentazione delle   moderne

Biotecnologie  applicate all’agricoltura”

  • Scuola d’informatica S. Giuseppe

 

Giugno 2007 - Se la Provvidenza ci aiuta saranno portate a termine le costruzioni di quattro case

Settembre 2007 -  Inizio del  grande Progetto Agricolo

 

Come aiutare l’Associazione

  • Feste e Tavolate solidali
  • Organizzazione di mercatini - cene di beneficenza - tombolate – lotterie - serate a tema e cose simili
  • Banchi per vendita Borlenghi
  • Adozioni a distanza
  • Adozione di un progetto o microprogetto
  • Adozione di una casa
  • Lasciti testamentari
  • Offerta di attrezzature
  • Offerte in denaro
  • Donazioni varie
  • Prestazione di lavoro a titolo gratuito
  • Sconto Etico riservato alle aziende
  • Donando il 5 x 1000 della tua Irpef
  • La bomboniera della solidarietà
  • Pacco della bontà per un Natale solidale.

 

Un appello accorato ed un augurio

Voglio rivolgere un appello a tutti voi qui presenti: informatevi bene della nostra Associazione, leggete il giornalino che illustra la nostra attività, visitate il nostro sito, www.comunitamammadellapace.org  poi… ascoltate nel silenzio la misteriosa voce della coscienza.

Potrete anche ribellarvi come ho fatto io: una… due…tre… quattro… cinque volte, ma l’importante è che poi facciate ciò che vi suggerisce.

Questo sarà il più bel frutto che potrà regalare questo incontro, sì, perché sarà un frutto che donerà pace e serenità, ed allora sarà veramente un “Natale Speciale”.  Sperimenteremo che si prova più gioia nel dare che nel ricevere.                                                                                  

15 Dicembre 2006

(Scopri le foto di un “Insolito Natale” )

 

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