Martedì, 03 Dicembre 2013 18:10

Mons Kaboy a Nyakadaka benedice le fondamenta delle prime quattro case del villaggio

Vota questo articolo
(0 Voti)

Villaggio “Comunità Mamma della Pace”

 

La benedizione delle fondamenta delle prime quattro case

 

Il 18 luglio 2004, S. E. Mons Théophile Kaboy, Vescovo del Kasongo,  convinto sostenitore della Comunità Mamma della Pace, si porta, per la prima volta, sul nostro terreno “Nyakadaka”,  per la solenne benedizione delle fondamenta delle prime quattro case del villaggio “Comunità Mamma della Pace”, in assenza dell’Arcivescovo di Bukavu, S. E. Charles Mbogha e dallo stesso delegato a rappresentarlo in quanto, costretto, suo malgrado, al letto per una grave indisposizione.

Ad attendere il Vescovo c’era un picchetto d’onore, il Vice Governatore del Sud Kivu, autorità civili e militari, rappresentanti di organizzazioni umanitarie internazionali quali: Nazioni Unite, Unicef, Fao, Croce Rossa e tutta la Comunità Mamma della Pace al gran completo, ivi compresi i bambini della casa San Giuda Taddeo di Bukavu, le coppie adottanti ed i collaboratori. 

 

Uno stuolo di militari e guardie del corpo, sparse a centinaia lungo la strada che porta al nostro “villaggio” e sull’intera estensione del terreno “Nyakadaka”, vigilavano per l’incolumità di tutti i presenti.

Era un giorno di grande festa, con al centro S. E. Mons. Kaboy e dallo stesso ben meritato, perché, fin dall’inizio (ci riferiamo al dicembre 2001), ha avuto una parte molto importante assieme a Mons. Joseph Gwamuhanya per la formazione  ed il consolidamento della Comunità, quando ancora era vacante la sede vescovile di Bukavu.

Fu lui a dare il nome alla stessa  Comunità di “Comunità Mamma della Pace”.Fu lui che, il giorno 8 dicembre 2001, essendo la Diocesi priva del suo Pastore, Mons Emanuel Kataliko, per l’improvvisa sua scomparsa avvenuta a Roma nell’ottobre 2000, durante il Giubileo dei Vescovi, dopo una solenne processione,  formata da numerosi preti, missionari, suore della Diocesi e tanti…tanti fedeli, installava solennemente, nella Cattedrale di Bukavu, la statua della Mamma della Pace, dono di un gruppo di italiani e richiesta a suo tempo dall’allora Arcivescovo Mons. Emanuel Kataliko, affinché divenisse la protettrice della Diocesi.

Ed è ancora lui, a rappresentare l’Arcivescovo di Bukavu, costretto al letto per  indisposizione ed a presiedere a questo giorno di grande festa per la Comunità.

 

Una S. Messa di ringraziamento è stata celebrata all’aperto, presieduta sempre da S. E. Mons. Théophile Kaboy con a latere Mons. Joseph Gwamuhanya ed animata dai bambini della Comunità con canti, suoni e balli: era dunque, non solo la bocca di questi bimbi a pregare, a cantare ma tutto il loro essere, tutto il loro corpo.

L’omelia, tenuta da Mons. Kaboy, è stata un  atto di ringraziamento e riconoscenza al Signore per questa opera,  nata sotto la protezione della Vergine Maria, Mamma della Pace. Lui stesso ha nella sua Cattedrale una statua della Mamma della Pace ed è suo grande desiderio che la Comunità sia presente, al più presto anche nella sua Diocesi.

Al termine della S. Messa, Il Vice Governatore del Sud Kivu, nel suo saluto  ha espresso parole di apprezzamento per quanto fatto e per il Progetto nel suo insieme. Prometteva aiuti materiali, vedendo in esso, oltre che un’opera di elevato valore sociale quale valido aiuto all’infanzia abbandonata e a bambini in difficoltà, anche una grande risorsa per lo sviluppo dell’economia locale.

Quindi, S. E. Mons. Kaboy, si è portato, assieme alle autorità ed ai presenti, nella parte di terreno dove sta nascendo il villaggio per benedire le fondamenta delle prime quattro case. Il progetto completo, poi, è stato illustrato a tutte le autorità dal  Coordinatore e Supervisore Sig, Aniceto Battani  con l’intervento anche del Dott. Vital  Bazhisi, noto Architetto di Bukavu.

Con il pranzo si  concludeva una giornata molto importante per la nostra Associazione che vedeva apprezzati i suoi sforzi e per le Comunità Mamma della Pace di Bukavu e di Nyakadaka che percepivano un grande interessamento a collaborare da parte di tutte le autorità civili locali oltre che ecclesiastiche.

Letto 502222 volte Ultima modifica il Mercoledì, 04 Dicembre 2013 14:09
SU